Questa mattina un un nutrito gruppo di occupanti della ex scuola "8 marzo" occupata, si è mosso dalla Magliana alla volta degli uffici del Comune.
Stanchi di aspettare decisioni prese dall'alto sulla nostra pelle e su quella di tutto il quartiere (vergognoso il comunicato ufficiale del comune che annuncia la costruzione di una cabinovia che definisce la 8 marzo come abbandonata) abbiamo deciso di affrontare direttamente le istituzioni competenti per risolvere almeno i problemi più impellenti, che ci rendono impossibile una vita normale: l'allaccio dell'acqua e della luce all'occupazione.
Dopo un mese di occupazione, infatti, la situazione degli/delle occupanti, costretti/e a fare avanti e indietro con taniche e secchi, è diventata insostenibile.
Abbiamo quindi occupato l'assessorato al patrimonio, al lungotevere De' Cenci, per ottenere il nulla osta all'allaccio dell'acqua da parte dell'ACEA. I funzionari dell'assessorato, nella persona del sig. Nuccetelli, sono stati solerti nel riceverci, quanto nel lavarsi le mani (sempre per rimanere in tema) dal problema ed effettuare il consueto scaricabarile, fissandoci un presunto appuntamento in campidoglio con una rappresentante del gabinetto del sindaco, Rossana Calistri. Costei si è dichiarata ignara della nostra presenza, ed inizialmente si è rifiutata di riceverci.
Dopo oltre due ore di rumorosa presenza degli/delle occupanti sulla piazza del campidoglio, Calistri si è degnata di riceverci. L'incontro, al quale era presente lo stesso Nuccetelli, non è andato a buon fine. Alle nostre richieste hanno opposto solo dinieghi, scaricando a loro volta la responsabilità di qualunque eventuale trattativa con gli/le occupanti, al XV municipio.
Dal canto nostro, ribadiamo la ferma volontà di continuare la nostra lotta per rimanere nella "8 marzo" e restituirne gli spazi al quartiere di Magliana ed ai/alle senza casa.
Con l'acqua o senza, trattativa o no, cabinovia o non cabinovia, dalla "8 marzo" non ce ne andiamo.