Esprimiamo solidarietà agli/lle occupanti di via Induno che sono stati sgomberati venerdi pomeriggio. Riteniamo gravissimo l’episodio e pesanti le responsabilità del Ministero dell’Interno e del Comune di Roma. Costoro sappiano che se credono di avviare una campagna di sgombero delle realtà occupate troveranno una resistenza unita e accanite di tutte le realtà di lotta della città.
Riportiamo qui di seguito il comunicato degli/lle occupanti successivo allo sgombero:
Venerdi alle 18.00 veniva n numero spropositato di agenti (in una giornata in cui a roma sembravano esserci altre emergenze…) di polizia carabinieri e vigili urbani, coordinate sul posto da niente meno che il capo della digos di roma, sgomberavano i locali di via induno occupati solo poche ore prima dagli studenti e le studentesse delle scuole in rivolta di roma e dai ragazzi del collettivo giovanile black-out di monteverde.
Gli occupanti avevano annunciato di voler rimanere nello stabile per due giorni, nei quali organizzare attività culturali e sociali, per porre a tutta la città il problema dell’ennesimo spazio di proprietà pubblica (monopoli di stato, ministero delle finanze) abbandonato da piu’ di dieci anni ed oggetto di interessi di vari speculatori.
Gli occupanti avevano inoltre richiesto che si aprisse un tavolo con la proprietà, gli enti locali ed il quartiere affinchè quello spazio potesse divenire una risorsa per tutto il quartiere, potendo ospitare associazioni, strutture sportive e un centro culturale.
A fronte di chi vuol far vivere luoghi abbandonati e chiede servizi e spazi per tutti e tutte, le istituzioni di questa città hanno risposto con i reparti antisommossa, le identificazioni, ragazzi portati in commissariato.
gli/le occupanti di via induno