La campagna elettorale è passata, e la confusione regna nei palazzi della politica. I nostri problemi, però rimangono gli stessi: i tagli ai servizi, gli affitti inaccessibili, il lavoro precario e malpagato, la disoccupazione. Consapevoli che da Montecitorio e dal Quirinale non uscirà fuori un governo che difenda gli interessi di noi lavoratori e lavoratrici, continuiamo ad autorganizzare le lotte sociali. Dall’altra parte della barricata, temendo che non sia sufficiente Beppe Grillo a canalizzare il malcontento per le politiche di austerità e a rendere compatibile la rabbia sociale, si intensificano gli sforzi repressivi contro chi lotta per una vita dignitosa per tutte e tutti.
Nella nostra città la giunta Alemanno è arrivata agli sgoccioli.
Proprio in questi giorni il sindaco cerca di far approvare 62 delibere per regalare ulteriori cubature ai palazzinari e aumentare le proprie chance di essere rieletto.
Cinque anni fa Alemanno aveva promesso decine di migliaia di case popolari ma ne ha assegnate solo 300. In compenso si sono affannati a cercare di sgomberare numerose occupazioni, per fortuna riuscendoci solo qualche volta. E allora di tanto in tanto lanciano campagne di criminalizzazione contro chi si organizza al di fuori del teatrino istituzionale, come ha fatto non molto tempo fa, di nuovo, Il Messaggero (noto anche come “Il Menzognero”), prendendo di mira l’occupazione di Corso Italia.
Queste campagne stampa, che diffondono notizie false e totalmente inventate, sono organizzate a tavolino dagli amici di Caltagirone, proprietario de “Il Menzognero”. Esattamente come avvenne nel 2009 quando, su richiesta di Santori e di altri esponenti del PDL “Il Menzognero” e Il Tempo avviarono una campagna diffamatoria contro noi compagni/e di Magliana che avevamo occupato l’ex scuola 8 marzo. Purtroppo ci sono Magistrati particolarmente influenzabili dalle campagne stampa e dagli umori politici dei palazzi del potere tanto che nel 2009 furono spiccati sei mandati di arresto in seguito ad un’indagine dei carabinieri basata unicamente su alcune testimonianze. L’impianto accusatorio era talmente ridicolo che le accuse più gravi ed infamanti (associazione a delinquere, estorsione, possesso di armi da guerra) sono cadute all’udienza preliminare. Restano una serie di reati da cui ci difenderemo a partire dal prossimo 15 marzo giorno in cui si presenterà a testimoniare contro di noi il Maresciallo dei Carabinieri che ha coordinato la brillante indagine.
E’ di questi giorni la notizia della chiusura delle indagini e relativo rinvio a giudizio per altri compagni e compagne del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa. Anche in questo caso, come nel processo “8 Marzo”, un pugno di sottoproletari si è prestato ad essere strumento di provocazione giudiziaria per mettere sotto accusa l’autorganizzazione delle lotte sociali e la gestione delle occupazioni abitative.
I procedimenti giudiziari a carico di compagni e compagne sono moltissimi, e i magistrati emettono sempre più spesso condanne dimostrative in cui le responsabilità individuali passano in secondo piano rispetto alla volontà di dare un esempio a chi si ribella allo stato di precarietà della vita in cui viviamo.
L’uso di reati abnormi, come quello di devastazione e saccheggio, ha portato alle condanne definitive (fino a 15 anni di carcere!) per compagni/e arrestati/e a Genova nel 2001 e condanne fino a sei anni per gli/le arrestati per gli scontri del 15 ottobre 2011. Il nostro pensiero va prima di tutto a loro e agli altri e le altre sotto processo per i fatti del 15 ottobre, per i quali l’udienza preliminare è stata fissata in tempi rapidissimi..
15 marzo 2013 ore 9:00
tutti e tutte a P.le Clodio
CSOA Macchia Rossa – Magliana www.inventati.org/macchiarossa
Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa www.coordinamento.info