Da “il manifesto”

Dopo giorni di silenzio sulla questione sgomberi e occupazioni "il manifesto" di ieri 16 settembre riporta un buon articolo a firma di Paolo Berdini che riportiamo. Meglio tardi che mai…

L’ATTACCO AI SENZA CASA

A Roma la scuola «8 marzo» – da tempo abbandonata – era occupata dai senza casa. Ho avuto la fortuna di conoscerne qualcuno. Ho ancora impresso il ricordo di due bellissime bambine che la madre teneva ordinate e sorridenti pur in quelle condizioni difficili. Dopo lo sfratto subito ad Ostia quella soluzione promiscua e difficile sembrava loro un sogno. Quasi come le case vere che abitano i pitbull della carta stampata che dalle colonne dei due quotidiani Il Messaggero e Il Tempo si accaniscono da giorni contro «l’illegalità delle occupazioni nella città».
Sono questi due giornali che hanno creato ad arte il clima per gli sgomberi. In loro soccorso è puntualmente arrivato il sindaco Alemanno. Basta con le occupazioni e con l’illegalità è la parola d’ordine. Quindici giorni fa sono stati sgomberati cinquecento senza tetto che abitavano l’ex ospedale oncologico della capitale. Un luogo fino a ieri di dolore dava un tetto a gente civile. Avrebbero dovuto essere premiati, sono stati invece sgomberati con la forza. Anche l’edificio pubblico di via Salaria, altra pacifica occupazione a nord della città, è stato chiuso con la forza.
Ma visti i due proprietari dei due giornali, viene voglia di alimentare la campagna contro l’illegalità anche da queste colonne. Francesco Gaetano Caltagirone e Domenico Bonifaci sono infatti tra i principali protagonisti delle vicende dell’urbanistica romana che più di qualche ombra ha proiettato in questi anni.
Solo case private
Le forze dell’ordine potrebbero, con identica solerzia dimostrata in questi giorni, sequestrare all’alba le carte presso il comune di Roma e la regione Lazio per vedere per quale motivo pur essendo vigente una legge che obbliga a destinare almeno il 40% delle abitazioni da costruire ad edilizia pubblica, in questi anni siano state costruite solo case private. È obbligo costituzionale rimuovere le cause delle disuguaglianze sociali. Il diritto alla casa per primo. Perché, dunque, questa civile esigenza non è stata adempiuta?
Il problema vero, a Roma come in tutta Italia, è che mancano case per famiglie a basso reddito. E questa gigantesca sfida non si risolve con le forze dell’ordine. Si risolve finanziando l’edilizia pubblica, come si fa in tutti i paesi dell’Europa occidentale. Si risolve utilizzando al meglio l’immenso patrimonio pubblico che in questi anni è stato svenduto (svenduto) a pochi immobiliaristi privati che hanno fatto immense fortune.
La Regione cambia le regole
In questi stessi giorni la regione Lazio e il comune di Roma hanno deciso di rendere edificabili 150 (centocinquanta) ettari di agro romano per realizzarvi il nuovo stadio della Roma. Il piano regolatore di Roma è in vigore da soli due mesi essendo stato sottoposto al vaglio del Consiglio di Stato. La Regione è l’istituzione che deve vigilare sul rispetto di quel piano che ha valore di legge. Invece di farlo si mette a cambiare le regole. Non è questa una palese fattispecie di illegalità?
Per uno strano strabismo, sia Il Messaggero che Il Tempo non hanno chiesto ai carabinieri di andare negli uffici di via del Giorgione e sequestrare le carte per verificare quali siano gli interessi pubblici che hanno portato a questa decisione e se non ci fossero altre zone nel Prg su cui realizzare il nuovo stadio. Al contrario hanno entusiasticamente accolto la notizia. E si capisce: verranno costruiti oltre 300.000 metri cubi di edifici: un’area che valeva al massimo 30 milioni di euro ne vale oggi oltre 150! È illegale soltanto occupare edifici pubblici abbandonati o c’è anche qualche altro capitolo da aprire?
Ma oltre ad una vergognosa insensibilità sociale, i veri motivi di tanto accanimento sono anche altri. Nella scuola della Magliana l’occupazione ha fin qui impedito che si realizzasse un’assurda speculazione. Attraverso la società Sviluppo Italia (altro «gioiello» di rigore), infatti, si voleva mettere le mani sull’edificio, crearvi un grande parcheggio e una funivia per portare le persone all’Eur, manco fossimo a Cortina. 12 milioni di euro buttati al vento senza risolvere alcun problema del difficile quartiere.
Perché fanno paura
Il secondo motivo è che la Regione Lazio ha approvato una legge sul «piano casa» che, pur con molti gravi errori, sceglie almeno la strada pubblicistica e tenta di finanziare l’edilizia sociale. Il terzo motivo è che in queste settimane si stanno raccogliendo le firme su una proposta di legge «sul diritto all’abitare», promossa da comitati di cittadini, sindacati di categoria e movimenti di lotta per la casa.
La rabbia dei due giornali nasconde la preoccupazione che si sia incrinato nell’opinione pubblica e nella città l’acritica accettazione della favola che i problemi urbani li risolvono gli speculatori.
Ci sono ormai troppe persone che affermano che le città sono beni comuni e devono essere guidate dalla mano pubblica. È questo che fa paura.

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Aggiornamento arresti

 

Oggi la compagna e i 3 compagni detenuti nelle carceri sono stati interrogati dal GIP Cecilia d’Emma al Palazzo di Giustizia. Domani sara’ interrogato S. tuttora agli arresti domiciliari. Sono state presentate le istanze di scarcerazione. Tuttavia il GIP ha chiesto il prolungamento del fermo per altre 48 ore al termine delle quali deve pronunciarsi se convalidare gli arresti oppure no.

Una domanda sorge spontanea: ma perche’ prima vengono arrestate le persone e poi vengono ascoltate? Considerato che e’ un indagine che il quotidiano il Tempo gia’ segnalava ad aprile scorso esisteva forse il rischio di inquinamento delle prove? O forse pensavano che i compagni e la compagna si rendessero irreperibili? O forse sono state chieste misure cautelari perche’ il reato contestato poteva essere reiterato e scoprono questo rischio 6 mesi dopo l’inizio dell’indagine? E perche’ gli interrogatori sono stati svolti quattro giorni dopo gli arresti? E perche’ sono necessarie altre 48 per convalidarli o scarcerarli? La risposta e’ una: il castello accusatorio e’ fatto di carta e basta un soffio per farlo crollare, dunque con pretesti burocratici si privano una compagna e dei compagni della loro liberta’ personale il piu’ a lungo possibile, e poco importa se uno di loro e’ in gravissime condizioni di salute. Tutto questo per rafforzare il tentativo del Comune, sostenuto dal Governo, di chiudere i conti con un Movimento vivo e combattivo come quello di lotta per la casa. Ma come dimostrano le risposte che il Movimento sta mettendo in piedi in questi giorni il loro tentativo e’ destinato a fallire. Oggi l’ultima iniziativa: centinaia di persone hanno partecipato all’assemblea che si e’ svolta in Piazza De Andre’ a Magliana. Ed invitiamo ancora tutti e tutte a partecipare domani venerdi al corteo che partira’ alle 17:30 dall’8 Marzo Occupata.

LA LOTTA PER LA CASA NON S’ARRESTA!

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CI VOLETE SOTTO I PONTI, CI VEDRETE NELLE STRADE…

Ad ora (giovedi sera) le adesioni al corteo di venerdi sono le seguenti:

  • C.S.O.A. Macchia Rossa
  • Comitato d’occupazione Magliana
  • Coordinamento cittadino lotta per la casa
  • Asia- R.D.B.
  • Action
  • L.O.A. Acrobax Project
  • Volturno-Occupato
  • Horus Liberato
  • B.P.M.- Blocchi Precari Metropolitani
  • C.S.O.A. I Pò (Marino)
  • Assemblea Antifascista Castelli Romani
  • Coordinamento contro l’inceneritore d’Albano
  • No fly Ciampino
  • ATTAC Roma
  • Comitato di Quartiere Pigneto-Prenestino
  • All Reds Rugby Roma
  • Militant
  • Collettivo Comunista Romano
  • Progetto Prendo-Casa Pisa
  • Associazione INsensoINverso
  • Spazio Sociale 100celleAPERTE
  • Collettivo Lavori in Corso Universita’ di Tor Vergata
  • Laboratorio filosofico "Sofiaroney"
  • Associazione Culturale Antonello Branca
  • Sinistra Critica
  • Laboratorio Sociale La Talpa Quarticciolo
  • Spazio Sociale ex-51
  • C.S.O.A. La Strada
  • USI-AIT
  • Confederazione COBAS – Roma

 

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MOBILITAZIONE CONTRO GLI ARRESTI!

Libertà per la compagna e i compagni arrestati!
Non abbiamo nulla da nascondere
Noi non paghiamo il pizzo, noi lottiamo!


Lunedi 14 settembre 5 compagni di lotta dell’8 Marzo occupata di Magliana sono stati prelevati dai carabinieri in modo coatto alle ore 4.40 di mattina e portati a Regina Coeli e a Rebibbia.
Le forze del dis-ordine si sono introdotti con la forza nell’edificio della ex-scuola che ospita tutti noi: famiglie di sfrattati, precari, disoccupati; ci hanno costretto a rifugiarci sul tetto per difendere il nostro spazio.
Ci hanno detto che era solo una perquisizione, ma il modo di agire era quello di uno sgombero ben organizzato. Non ci sono riusciti e per ritorsione hanno portato via 5 occupanti. Hanno sfondato le porte della varie stanze spaventando anche i bambini che sono stati perfino costretti a saltare il primo giorno di scuola.
Proseguono così il gioco e gli interessi dei consiglieri del Pdl come Luca Gramazio, Fabrizio Santori, Luca Malcotti e dei palazzinari romani, in primis Gaetano Caltagirone e Domenico Bonifici che usano l’arma della diffamazione mezzo stampa, attraverso “Il Messaggero” e “Il Tempo” per colpire al fianco un movimento che fa paura a questa classe politica incapace di risolvere problemi come la casa, il lavoro, la precarietà, il reddito, e che teme che queste questioni mobilitino lotte generalizzate.
Non abbiamo nulla da nascondere.
Le diffamazioni diffuse da sedicenti giornalisti, che qui non sono mai venuti a fare un’inchiesta, non ci hanno fatto recedere dalla nostra lotta perché questa nasce dalla necessità di abitare in una casa e dal desiderio di un diverso convivere, di riprenderci la vita e non sopravvivere.
Per questo, in questi due anni di occupazione, abbiamo recuperato uno spazio pubblico abbandonato al degrado da ben 20 anni, riaprendolo a tutto il quartiere. E’ così che ci siamo guadagnati la solidarietà degli abitanti, molti dei quali, oggi sotto sfratto, si sono conquistati, anni fa e con la lotta, la loro casa.
Gabriele, Francesca, Simone, Sandro e Sandrone devono essere immediatamente rimessi in libertà, perché l’unica colpa che hanno è quella di essere lavoratori precari e non potersi permettere di acquistare una casa.
In particolare chiediamo con forza la liberazione di Sandrone, attualmente recluso presso il centro clinico di Regina Coeli che proprio ieri e’ stato medicato d’urgenza. Affetto da un tumore per il quale e’ in attesa di un terzo intervento chirurgico al San Camillo, dovrebbe ricevere a breve notizie sulla data dell’operazione ma il sequestro del suo cellulare ne rende difficile, se non impossibile, la reperibilità.
Questi 5 compagni rischiano di dover passare ancora dei giorni privati della loro libertà personale per un’inchiesta costruita senza nessun fondamento concreto, tanto che le accuse più gravi sono già cadute così come cadranno tutte le altre!

  • GIOVEDÌ 17 ALLE ORE 17.30 A PIAZZA DE ANDRÈ : ASSEMBLEA CITTADINA
  • VENERDÌ 18 ALLE ORE 17.30 A VIA DELL’IMPRUNETA 51:
    CORTEO CITTADINO A MAGLIANA

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Comunicati dei politici sugli arresti

A questo link trovate i comunicati dei politici a proposito degli arresti di lunedi scorso:

http://abitare.noblogs.org/post/2009/09/14/ex-8-marzo-le-dichiarazioni-dei-politici

(Sullo stesso blog potete trovare le dichiarazione degli sciacalli di centro destra: http://abitare.noblogs.org/post/2009/09/14/arresti-ex-8-marzo-le-dichiarazioni-degli-sciacalli)

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Visite agli/all’arrestata/i

Ieri centinaia di persone hanno manifestato la loro solidarieta’ ai compagni e alla compagna arrestata/i presidiando le carceri di Regina Coeli e Rebibbia. Tuttavia le notizie che ci giungono oggi non sono rassicuranti: il GIP non ha ancora convalidato i fermi in arresti e intanto fissa la data per gli interrogatori per giovedi 17 settembre. Cosi Giobbo, Fra, Sandro, Sandrone e Simo rischiano di dover passare ancora dei giorni privati della loro liberta’ personale per un’inchiesta costruita senza nessun fondamento concreto, tanto che le accuse piu’ gravi sono gia’ cadute cosi’ come cadranno tutte le altre!

Inoltre lo stato di salute di Sandrone ci preoccupa tutti e tutte: in attesa del terzo intervento chirurgico invece di curarlo lo rinchiudono, non c’e’ limite all’infamia di chi gestisce il potere in questa citta’. Denunciano il suo grave stato di salute anche i consiglieri e gli assessori che oggi si sono recati nelle carceri per incontrare i compagni e la compagna "fermati/detenuti".

Invitiamo tutti e tutte a partecipare alle prossime iniziative e in particolare al corteo che si terra’ venerdi 18 settembre 09 alle 17:30 a Magliana

LIBER@ TUTT@ SUBITO!

CURE MEDICHE ADEGUATE PER SANDRONE!

 

Qui di seguito le note di agenzia sulle visite di oggi:

(LZ) CASA. ‘8 MARZO’, PIZZO-PEDUZZI FANNO VISITA AD ARRESTATI
"UNO E’ MALATO, C’E’ PREOCCUPAZIONE PER SUE CONDIZIONI".

(DIRE) Roma, 15 set. – "Destano forte preoccupazione le condizioni di salute di Sandro Capuani, uno dei quattro attivisti arrestati ieri al termine del blitz dei carabinieri nella scuola occupata ‘8 Marzo’, recluso nel centro clinico del carcere di Regina Coeli". E’ quanto affermano i consiglieri regionali Anna Pizzo (Sinistra e Liberta’) e Ivano Peduzzi (gruppo federato Prc-Pdc e Socialismo 2000), che questa mattina si sono recati a Regina Coeli e a Rebibbia per verificare le condizioni dei ragazzi arrestati.
"In particolare- continuano i consiglieri- riteniamo incompatibile con il regime carcerario lo stato di salute di Capuani, che proprio ieri e’ stato medicato d’urgenza. Affetto da un tumore per il quale e’ in attesa di un terzo intervento chirurgico al San Camillo, dovrebbe ricevere a breve notizie sulla data dell’operazione ma il sequestro del suo cellulare ne rende difficile, se non impossibile, la reperibilita’".
Gli altri detenuti, si legge ancora nella nota, "per quanto in buone condizioni psico-fisiche, hanno ribadito la loro estraneita’ ai fatti ritenendo ignobili e delegittimanti le accuse mosse a loro carico. E’ in atto- concludono Pizzo e Peduzzi- un vero e proprio linciaggio mediatico e politico nei confronti dei movimenti che si battono per il diritto all’abitare. Un modo subdolo per fermare le proposte alternative di chi vuole affrontare il dramma dell’emergenza abitativa fuori dalle logiche di potere".

(Com/Ekp/ Dire)
17:13 15-09-09
NNNN

ROMA: PIZZO (SL) VISITA IN CARCERE ARRESTATI EX ‘8 MARZO’ =
‘VENERDI’ VISITERO’ LUOGHI CHE OSPITANO PERSONE SGOMBERATE EX
REGINA ELENA’

Roma, 15 set. – (Adnkronos) – Anna Pizzo, consigliere di Sinistra e Liberta’ alla Regione Lazio, oggi e’ al carcere di Regina Coeli ”per far visita ai ragazzi arrestati ieri durante il blitz alla scuola occupata della Magliana con l’intento di verificare le loro condizioni e prendere atto della situazione".

"Venerdi’ – annuncia poi Pizzo in una nota – insieme ad una delegazione di consiglieri regionali, prendero’ parte alla ricognizione dei luoghi che ospitano le persone sgomberate dell’ex Regina Elena. La prima tappa di questo percorso partira’ alle 10, dalla ‘casa della pace’ di via Casilina", conclude.

(Scp/Pn/Adnkronos)
15-SET-09 13:06

(LZ) CASA. ‘8 MARZO’. SL: MISURE ALTERNATIVE PER ATTIVISTA MALATO
"SOSPETTO OPERAZIONE SIA TENTATIVO DELEGITTIMARE MOVIMENTI".

(DIRE) Roma, 15 set. – "Continuiamo a ribadire la gravita’ della misura cautelare per inquinamento probatorio emessa nei confronti delle persone arrestate". Lo dice in una nota Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra e Liberta’, in relazione agli arresti di ieri, portati a termine durante il blitz dei carabinieri nella scuola occupata ‘8 Marzo’.
"In Italia si continua a utilizzare in maniera spregiudicata la carcerazione preventiva- prosegue Peciola- In questo caso, essendo la notizia dell’inchiesta gia’ nota da mesi, non se ne capisce veramente la necessita’. Esprimo, quindi, viva preoccupazione per la misura cautelare adottata e la richiesta di rilascio immediato degli arrestati, in modo particolare per uno di loro, che si trova in gravi condizioni fisiche, operato piu’ volte di tumore e in attesa di un ulteriore intervento chirurgico".
"Il sospetto e’ che tutta questa operazione sia un tentativo di delegittimazione contro i movimenti che si battono per il diritto all’abitare- aggiunge Massimiliano Smeriglio (Sl)- Il fatto poi che finisca in carcere anche una persona in condizioni di salute gravissime non puo’ che incontrare da parte nostra una
ferma richiesta di chiarezza, perche’ si faccia luce al piu’ presto sulla reale dinamica dei fatti".

(Com/Mtr/ Dire)
18:55 15-09-09

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DUE VIDEO DELLA PERQUISIZIONE E DEGLI ARRESTI

Un bellissimo video degli arresti lo trovate al link seguente cosi’ potete vedere l’infamia di chi sta conducendo questa operazione e chi sta dall’altra parte!

http://www.archive.org/details/MaglianaResiste 

Anche sul sito di ACTION trovate un video sulla provocazione di carabinieri e magistrati del 14 settembre 09 all’8marzo occupata: 

http://www.actiondiritti.net/

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LIBERTA’ PER TUTT@!

Revoca immediata dei sei mandati di arresto!

Una sistemazione decorosa subito per gli sgomberati dell’ex Regina Elena! 

Dimissioni del Sindaco Alemanno e del Prefetto Pecoraro!

Requisire i 270.000 appartamenti sfitti di Roma e distribuirli alle famiglie in attesa da anni di una casa popolare!

CONTRO LA CRISI DEI PADRONI ORGANIZZIAMO LA LOTTA!

I MOVIMENTI SOCIALI NON SI ARRESTANO!

 

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COMUNICATO STAMPA – ARRESTI E PERQUISIZIONE ALL’8 MARZO OCCUPATA

Questa mattina, all’alba, un centinaio di carabinieri si sono presentati alla Casa occupata 8 marzo, in via Impruneta 51, alla Magliana, con un mandato di perquisizione dell’immobile e uno di arresto per sei persone, a cui viene contestato il reato di "associazione a delinquere". Soltanto la determinazione degli occupanti e degli attivisti arrivati sul posto ha impedito lo sgombero da parte dei carabinieri. Molte persone sono salite sul tetto dello stabile pronte a resistere. Sono stati contattati gli avvocati e, alla fine, cinque persone sono state portate via in questura. La campagna di criminalizzazione del Messaggero e Tempo ha evidentemente sortito l’effetto desiderato, aprendo la strada a una operazione di guerra, compiuta a sole 24 ore dall’incontro con Alemanno, strappato dai movimenti la scorsa settimana. Un’operazione che porta la firma politica del sindaco, del prefetto e del ministro dell’interno. Oggi alle 12,30, conferenza stampa alla Casa occupata 8 marzo, promossa da tutti i movimenti per il diritto all’abitare, per preparare le mobilitazioni cittadine e nazionali.

Action, Asia-Rdb,

Blocchi precari metropolitani,

Comitato Obiettivo Casa,

Coordinamento cittadino di lotta per la casa

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GRAVISSIMA PROVOCAZIONE ALL 8 MARZO OCCUPATA! LIBER@ TUTT@!

Non abbiamo nulla da nascondere.
Non paghiamo il pizzo, noi lottiamo!



Le diffamazioni diffuse da sedicenti giornalisti che qui non sono mai venuti a fare un’inchiesta, non ci hanno fatto recedere dalla nostra lotta perchè questa nasce dalla necessità di abitare in una casa e dal desiderio di un diverso convivere, di riprenderci la vita e non sopravvivere. Per questo abbiamo in questi due anni di occupazione recuperato uno spazio pubblico abbandonato al degrado, riaprendolo a tutto il quartiere. E’ così che ci siamo guadagnati la solidarietà degli abitanti, molti dei quali, oggi sotto sfratto, si sono guadagnati anni fa con la lotta la loro casa.
Con false accuse infamanti oggi 5 compagni di lotta dell’8Marzo occupato sono stati prelevati dai carabinieri in modo coatto alle ore 4.40.
Si sono introdotti con la forza nell’edificio della ex-scuola che ospita tutti noi: famiglie di sfrattati, precari, disoccupati; ci hanno costretto a rifuggiarci sul tetto pronti a difendere il nostro spazio.
Ci dicono che è solo una perquisizione ma il modo di agire è quello di uno sgombero ben organizzato.
Sfondano porte per fare paura a bambini che dormono aspettando il primo giorno di scuola, ma vista la nostra resistenza non riescono a buttarci fuori.
Cinque compagni vengono portati via dopo che tutti siamo stati identificati.
Proseguono così il gioco e gli interessi dei consiglieri del Pdl come Luca Gramazio, Fabrizio Santori, Luca Malcotti, che usano l’arma della diffamazione mezzo stampa, per colpire al fianco un movimento che fa paura a questa classe politica incapace di risolvere problemi come la casa, il lavoro, la precarietà, il reddito e che teme che queste questioni mobilitino lotte generalizzate.
Noi non paghiamo il pizzo, noi lottiamo!

Roma, Magliana 14 settembre 2009

l’8 Marzo resiste

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