Sviluppo Italia addio!

Una piccola vittoria è stata raggiunta dal Comitato d’Occupazione Magliana che dopo un anno e mezzo di occupazione dello stabile 8 marzo di via dell’Impruneta 51 ha visto il XV Consiglio Municipale costretto a rinunciare ai suoi piani di realizzare un inutile incubatore di imprese nell’edificio abbandonato da quasi vent’anni. L’incubatore di impresa sarebbe dovuto essere realizzato e gestito da Invitalia SpA, ex Sviluppo Italia, realtà che nella sua esistenza è sempre stata al centro di scandali e di sperperi ingenti di denaro pubblico tanto che i suoi dirigenti sono stati più volte inquisiti. La delibera approvata dal Consiglio lo scorso venerdi 28 novembre 2008 dichiarava superate le trattative con Sviluppo Italia ed ha proposto un tavolo con le forze politiche e sociali del Municipio per discutere proposte per il futuro dello stabile da noi occupato.

E’ interessante riportare che la destra più reazionaria rappresentata al Municipio dai consiglieri del PDL (in particolare di Alleanza Nazionale) si è accalorata nel contrastare questa delibera e nel chiedere lo sgombero dell’edificio. Apparentemente inspiegabile l’interesse dimostrato dal Consigliere Palma (Alleanza Nazionale) verso la ditta che aveva l’appalto da Sviluppo Italia per la sorveglianza dello stabile, appalto decaduto in seguito al non rinnovato accordo tra Municipio e Invitalia spa. D’altronde si sa che nel PDL i conflitti di interesse sono all’ordine del giorno… Non solo sono reazionari e razzisti ma anche padroncini e sfruttatori di manodopera sottopagata, considerando i turni a cui erano sottoposti e la misera paga percepita  dai sorveglianti dell’8 marzo.

Noi andiamo avanti con la lotta!

Case popolari, servizi e spazi sociali per il quartiere dentro l’8 marzo! 

 

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