Vogliono fare un deserto e lo chiamano città…

L’asse comune-governo, dopo aver preso le misure per oltre un anno, ha inaugurato la politica di attacco frontale al movimento di lotta per la casa, con lo sgombero di circa 250 famiglie dal Regina Elena e l’annuncio dell’inizio della "stagione degli sgomberi".

La reazione compatta dei movimenti li ha costretti ad aprire delle trattative. Ovviamente l’amministrazione della città, fedele al suo compito di tutela degli interessi dei palzzinari, non ha alcuna intenzione di risolvere né l’emergenza relativa alle famiglie del Regina Elena, ospitate in alloggi vergognosi, né tantomeno l’emergenza abitativa in generale. Per questo siamo sempre più consapevoli che solo la lotta ci potrà difendere.

Il prossimo appuntamento importante sarà il corteo cittadino di venerdì 11 settembre che partirà alle ore 17 da piazza dell’Esquilino, per finire alla tendopoli di piazza della Madonna di Loreto (p.za Venezia).

Ovviamente sono tutte e tutti invitati a partecipare, non solo per esprimere solidarietà, ma perché la lotta di chi rifiuta la rapina dell’affitto e del mutuo è la stessa di chi lotta per difendere il proprio salario, di chi lotta contro le leggi razziste che servono a sfruttare meglio i lavoratori e le lavoratrici immigrati/e, di chi si oppone alla privatizzazione della scuola e della sanità.

manifesto del corteo dell'11 settembre

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