Sabato 19 settembre ore 17 Presidio davanti a Regina Coeli e Rebibbia sezione femminile

Normal
0
14

false
false
false

MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”;
mso-ansi-language:#0400;
mso-fareast-language:#0400;
mso-bidi-language:#0400;}

Libertà
per la compagna e i compagni arrestati!

Presidio
davanti alle carceri di Regina Coeli e Rebibbia

 

.

Lunedi 14 settembre 5 compagni di lotta
dell’8 Marzo occupata di Magliana sono stati prelevati dai carabinieri in modo coatto
alle ore 4.40 di mattina e portati a Regina Coeli e a Rebibbia.

Le forze del dis-ordine si sono
introdotti con la forza nell’edificio della ex-scuola che ospita tutti noi:
famiglie di sfrattati, precari, disoccupati; ci hanno costretto a rifugiarci sul
tetto per difendere il nostro spazio.

Ci hanno detto che era solo una
perquisizione, ma il modo di agire era quello di uno sgombero ben organizzato.
Non ci sono riusciti e per ritorsione hanno portato via 5 occupanti. Hanno
sfondato le porte della varie stanze spaventando anche i bambini che sono stati
perfino costretti a saltare il primo giorno di scuola.

Proseguono così il gioco e gli interessi
dei consiglieri del Pdl come Luca Gramazio, Augusto Santori, Luca Malcotti e
dei palazzinari romani, in primis Gaetano Caltagirone e Domenico Bonifici che
usano l’arma della diffamazione mezzo stampa, attraverso “Il Messaggero” e “Il
Tempo” per colpire al fianco un movimento che fa paura a questa classe politica
incapace di risolvere problemi come la casa, il lavoro, la precarietà, il
reddito, e che teme che queste questioni mobilitino lotte generalizzate.

Non abbiamo nulla da nascondere.

Le diffamazioni diffuse da sedicenti
giornalisti, che qui non sono mai venuti a fare un’inchiesta, non ci hanno
fatto recedere dalla nostra lotta perché questa nasce dalla necessità di
abitare in una casa e dal desiderio di un diverso convivere, di riprenderci la
vita e non sopravvivere.

Per questo, in questi due anni di
occupazione, abbiamo recuperato uno spazio pubblico abbandonato al degrado da
ben 30 anni, riaprendolo a tutto il quartiere. E’ così che ci siamo guadagnati
la solidarietà degli abitanti, molti dei quali, oggi sotto sfratto, si sono
conquistati, anni fa e con la lotta, la loro casa.

Gabriele, Francesca, Simone, Sandro e
Sandrone devono essere immediatamente rimessi in libertà, perché l’unica colpa
che hanno è quella di essere lavoratori precari e non potersi permettere di
acquistare una casa.

In particolare chiediamo con forza la
liberazione di Sandrone, attualmente recluso presso il centro clinico di Regina
Coeli
 che proprio ieri e’ stato medicato d’urgenza.
Affetto da un tumore per il quale e’ in attesa di un terzo intervento
chirurgico al San Camillo, dovrebbe ricevere a breve notizie sulla data
dell’operazione ma il sequestro del suo cellulare ne rende difficile, se non
impossibile, la reperibilità.

Questi 5 compagni rischiano di dover
passare ancora dei giorni privati della loro libertà personale per un’inchiesta
costruita senza nessun fondamento concreto, tanto che le accuse più gravi sono
già cadute così come cadranno tutte le altre!

 

 

SABATO 19 SETTEMBRE ALLE
ORE 17

PRESIDIO DAVANTI A REGINA
COELI E REBIBBIA SEZIONE FEMMINILE

 

Per
adesioni:

occupa@inventati.org

 

 

Comitato d’occupazione 8 Marzo

 

 

Questa voce è stata pubblicata in Generale. Contrassegna il permalink.