Asilo Nido Subito all’8 Marzo Occupata!

Queste sono alcune fotografie scattate durante la festa dei bambine e delle bambine che si è tenuta all'otto marzo occupata lo scorso sabato 13 ottobre.

Riteniamo necessaria la costruzione di un asilo nido all'interno dell'8 marzo occupata considerato il fatto che ben 500 bambini/e di Magliana sono stati/e esclusi/e dalle graduatorie. Ribadiamo la nostra opposizione al progetto dell'incubatore di imprese ennesimo regalo agli speculatori. L'otto marzo deve rimanere alla Magliana! Case popolari, asilo nido e servizi per il quartiere!

Foto di Stefania Trivelloni – fotolab

festa bambini all'otto marzo occupata

 

festa bambini all'otto marzo occupata

 

festa bambini all'otto marzo occupata

 

festa bambini all'otto marzo occupata

 

festa bambini all'otto marzo occupata

 

festa bambini all'otto marzo occupata

 

festa bambini all'otto marzo occupata

 

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13 settembre festa per bambini alla “8 marzo”

Locandina 13 settembre

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Comunicato sulla notte tra il 6 ed il 7 ottobre

Nella notte tra il 6 ed il 7 ottobre si è consumata l'ennesima violenza ai danni di una donna.
I e K sono due occupanti della ex scuola 8 Marzo. Con noi hanno condiviso il bisogno di una abitazione. I è una donna di 35 anni che stanotte è stata aggredita dal suo compagno K. Dapprima I è stata malmenata nei presi di via Ostiense dove l'uomo ha ucciso  a sangue freddo il cane di lei. A seguito di questo episodio, l'uomo che era rientrato nella occupazione è stato allontanato dalle/dagli occupanti dalla scuola 8 Marzo. Nel corso della notte, però, lo stesso si è reintrodotto di nascosto nella scuola e ha accoltellato I, sotto lo sguardo delle/degli occupanti che erano con lei. Come sempre dopo la vile aggressione l'uomo è fuggito.
Questo episodio di violenza sulle donne si aggiunge agli altri innumerevoli, consumati nel chiuso degli ambienti domestici. Nonostante noi, le/gli occupanti abbiamo reagito, e ci siamo ipegnati/e affiché questa vicenda abbia per l'aggressore anche conseguenze giudiziarie, ci sentiamo sulle spalle tutta la responsabilità di non essere state/i in grado di prevenire né di evitare questa tragedia.
Anche se non ci consola, crediamo che questa violenza, proprio per essere stata consumata all'interno di uno spazio collettivo e condiviso come un'occupazione, almeno per questa volta ha avuto dei testimoni, abbia occhi ed orecchie che hanno visto ed udito.
Ribadiamo il nostro rifiuto di atti di violenza e sopraffazione nei confronti delle donne, ad opera di soggetti maschili e la nostra determinazione a contrastare la vile cultura maschilista e patriarcale che li determina. 
Gli/le occupanti dell'ex-scuola "8 marzo"

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La nostra lotta contro il loro malaffare

Lunedì 1 ottobre abbiamo manifestato presso la sede di Sviluppo Italia, in via Calabria, per manifestare la nostra opposizione al progetto di Incubatore d'Impresa a Magliana.
Dopo un po' di rumorose pressioni da parte nostra, siamo stati ricevuti/e dall'amministratore delegato di S.I., Arcuri.
Alle nostre richieste di regolarizzazione delle utenze, e di rinuncia al progetto di incubatore di impresa, vista anche l'evidente inadempienza della società, è stato risposto con il consueto scaricabarile, addossando qualsiasi responsabilità al Comune di Roma ed al XV municipio.
L'unica promessa che abbiamo strappato è quella di un futuro incontro congiunto tra occupanti, S.I., comune e municipio, per ridiscutere la questione.
Ben sapendo che solo la lotta paga, diffidiamo delle promesse di chicchessia, e continueremo il lavoro nel quartiere e le mobilitazioni.
Con l'occasione, presentiamo un piccolo dossier che abbiamo preparato, per capire con chi abbiamo a che fare…

 La nostra lotta contro il loro malaffare
Storia della società Sviluppo Italia e dell'occupazione "8 marzo"

 

 

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Tre sfratti impediti in una settimana!

  • Martedi 18 settembre – Ostia lungomare
  • Giovedi 20 settembre – Magliana via Bagno a Ripoli
  • Giovedi 20 settembre – Monteverde piazza S. Giovanni di Dio

Tre tentativi di sfrattare altrettante famiglie perchè non più in grado di pagare l'affitto (in tutti e tre i casi più 1000 €) grazie anche a contratti di lavoro precari o al nero.

In tutti e tre i casi i solerti ufficiali giudiziari non sono riusciti ad eseguire il loro infame proposito grazie ai picchetti organizzati dal Comitato d'Occupazione Magliana.

Rilanciamo la lotta per la casa in tutta la città! Difendiamo le occupazioni! Organizziamo i picchetti antisfratto!

COSTRUIAMO UN CALDO AUTUNNO DI LOTTE SOCIALI IN TUTTA LA CITTA'

Riunione del Comitato d'Occupazione Magliana tutti i giovedi alle 20:30 all'8 marzo occupata (via dell'Impruneta 51)

 

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LA LOTTA PER LA CASA NON SI FERMA.

GIOVEDI' 20 SETTEMBRE PICCHETTO ANTI-SFRATTO A MAGLIANA.

Nonostante la forte manifestazione di lunedì scorso sotto l'assessorato al patrimonio del comune di Roma, gli amministratori della città si ostinano a non voler trattare con gli/le occupanti della scuola 8 marzo circa la destinazione dello stabile occupato. Cosa ancor più grave, non intendono provvedere all'allaccio dell'acqua corrente, costringendo circa 60 famiglie a trasportare l'acqua a mano, con disagi enormi.

La nostra lotta, tuttavia, non si ferma, anzi si allarga.
Noi, occupanti della "8 marzo", oltre a lottare per trovare una risposta immediata al nostro bisogno alloggiativo, oltre a fare di tutto per sottrarre il palazzo che abbiamo occupato agli sprechi del passato ed alle speculazioni truffaldine del futuro (vedi alla voce "Sviluppo Italia"), restituendolo al quartiere di Magliana, siamo consapevoli che la principale causa della nostra situazione sta nel mercato degli affitti ormai impazzito, con il conseguente numero di sfratti per morosità in vertiginoso aumento.

Per questo martedì scorso un picchetto anti-sfratto ha impedito che, a Ostia, una famiglia fosse sbattuta fuori della cosa dove abita da 8 anni.
Per questo domani (giovedì 20 settembre) dalle ore 7.30 in poi, saremo a presidiare un portone di Magliana, in via Bagno a Ripoli, per impedire che un altro sfratto venga eseguito.

CONTRO IL CARO-AFFITTI
10 100 1000 PICCHETTI ANTI-SFRATTO
10 100 1000 OCCUPAZIONI

Appuntamento giovedì 20 settembre alle 7 alla "8 marzo" occupata in via dell'Impruneta 51, oppure dalle 7.30 in via Bagno a Ripoli.

Comitato d'Occupazione Magliana – via dell'Impruneta 51 – tel. 331 2894133 – http://occupa.noblogs.org

CSOA Macchia Rossa – via Pieve Fosciana 56 / 82 – www.inventati.org/macchiarossa

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LA NOSTRA LOTTA RICOMINCIA. LA LORO INFAMIA NON SI E’ MAI FERMATA…

I nostri amministratori sono andati in ferie. Noi no. Durante il mese di agosto abbiamo lavorato per rendere l’8 marzo occupata un luogo decoroso per le decine di persone che vi abitano. Abbiamo ripulito i locali e il giardino, ricostruito l’impianto fognario, montato i gabinetti, realizzato l’impianto elettrico, tinteggiate pareti, piantato alberi.

Con l’inizio del mese di settembre i nostri cari politici ed amministratori sono rientrati nei loro uffici, ragione per cui siamo tornati a farci sentire. Dunque venerdì 7 settembre abbiamo occupato prima gli uffici del XV Municipio e poi quelli dell’Assessorato alla casa e al patrimonio del Comune di Roma. A seguito di questa mobilitazione ci veniva accordato un incontro per lunedì 10 settembre.

Lunedì ci siamo dunque recati, a Lungotevere de Cenci 5, all’incontro insieme agli/alle occupanti dell’ex San Michele di via Casal de Merode e a compagni e compagne della città. La controparte istituzionale era così  composta: l’Assessore Dante Pomponi (Rifondazione Comunista), Rossana Calistri per il Gabinetto del Sindaco e per l’Assessorato alla casa e al patrimonio era presente Maurizio Nuccetelli. L’incontro è cominciato con un’ora di ritardo ma tant’è… Abbiamo esposto subito la situazione rivendicando l’occupazione di uno stabile abbandonato da un ventennio, dichiarando la nostra opposizione al progetto di un inutile incubatore di imprese, gestito da una società di squali inquisiti qual è Sviluppo Italia. Abbiamo esposto il nostro progetto di utilizzo socio abitativo per quello stabile ed elencato le nostre richieste che sostanzialmente si possono riassumere in:

 

  • riconoscimento dell’emergenza abitativa per gli/le occupanti;
  • allaccio dell’utenza idrica secondo quanto previsto dalla Delibera Comunale 110 del 2005 che impegna l’amministrazione comunale a favorire gli allacci per le utenze alle occupazioni al fine di garantire condizioni dignitose a chi vive in emergenza abitativa;
  • la possibilità di realizzare un asilo nido come previsto dalla Delibera Comunale 9 del 2003;
  • la realizzazione di un ostello dello/a sfrattato/a come previsto dalla Delibera Comunale 110 del 2005;
  • che non venga stipulato con l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa (ex Sviluppo Italia) nessun nuovo atto di concessione dello stabile occupato da parte del Comune di Roma.

 

L’atteggiamento dei rappresentanti del Comune di Roma è stato a dir poco vergognoso!

Calistri si è sbracciata in un fumoso intervento che non diceva nulla di concreto ma teso solo a dimostrare come la giunta Veltroni fosse molto impegnata sulle emergenze sociali della città (lo vediamo!), dispensando lezioni di vita e politica, nonché manco troppo velate minacce di sgombero.

Nuccetelli non vergognandosi di nulla ha sbandierato Delibere comunali inesistenti che, ovviamente, non mostrava e di cui non ricordava neanche l’anno!

L’Assessore Pomponi oltre a farci vedere che solo lui sa come si fanno le lotte per la casa ci insultava dicendo che non avevamo nessun diritto di parola. Nel dire questo brandiva una Delibera comunale scaduta asserendo che solo quella era la Democrazia.

 

L’incontro protrattosi per oltre un’ora è stato sostenuto da un rumoroso picchetto che ha bloccato il lungotevere per quasi un’ora quando la discussione ha preso una piega negativa.

Alla nostra richiesta di far valere una Delibera comunale (scritta da loro!) e impegnarli ad allacciarci alla rete idrica ci è stato detto che non era possibile perché avrebbe significato riconoscere l’occupazione. La soluzione proposta è stata un’autobotte e dei bagni chimici. Abbiamo risposto che non ci occorre la loro carità che rappresenterebbe, oltre a un insulto al buon senso, anche uno sperpero di denaro pubblico (ma a loro cosa importa?!).

Ci è stato chiesto di lasciare l’occupazione in cambio di un appoggio presso un Centro di Assistenza Abitativa Temporanea del Comune di Roma. Richiesta che chiaramente rifiutiamo in quanto questi centri non rappresentano una soluzione a chi è senza casa. Al nostro rifiuto Pomponi concludeva la sua presenza in sala urlando: “E che volete la casa popolare?!”; detto da uno che ha costruito la propria carriera politica sulle occupazioni delle case di San Basilio ci sembra l’ennesimo insulto.. Ci è stato detto che, a seguito della Delibera 206 del maggio scorso, nessuna nuova trattativa con le occupazioni sarebbe stata possibile quando in realtà quella Delibera, frutto delle lotte dei Movimenti, non pone nessun limite scritto per il futuro. Ci è stato detto che l’asilo nido lo realizzerà Sviluppo Italia al termine dei lavori (quando? Fra dieci anni? Considerato che in tre anni in cui ha avuto lo stabile in gestione non ha fatto nulla…).

Le uniche concessioni fatte sono state il censimento degli occupanti e un nuovo incontro che si terrà lunedì 17 settembre alle ore 12 sempre al Lungotevere de Cenci 5.

 

Successivamente Nuccetelli in vece dell’Assessore Claudio Minelli faceva presente che dovevamo sciogliere il presidio sotto l’Assessorato o che, in caso contrario, la Polizia avrebbe avuto carta bianca. Infatti i questurini ci hanno “gentilmente” posto un ultimatum e il presidio si è sciolto alle ore 16.

 

Appare chiaro che politici e amministratori di questa città, di qualunque colore siano (anche gli pseudo comunisti di Bertinotti e Diliberto), fanno gli interessi di speculatori (come Sviluppo Italia) e palazzinari (Caltagirone) da cui traggono voti, soldi e favori. Favori come quelli delle case di 200 metri quadri degli enti pubblici nel centro storico vendute a prezzi stracciati ai politici (tra cui Veltroni, Casini, Cossutta, Mastella, Violante, Cossiga). Immobili spesso comprati con finanziamenti molto agevolati da parte di finanziarie amiche…

È proprio per garantire che i loro sporchi affari proseguano senza fastidi che gli occupanti vengono trattati da straccioni emarginati e spesso sgomberati (come successo ad agosto all’ex zecca) e le istanze poste dai movimenti sociali respinte con arroganza e violenza. In questa situazione i prezzi degli affitti continuano a salire e gli sfratti ad aumentare, il piano delle cartolarizzazioni procede svendendo il patrimonio pubblico immobiliare mentre i contratti di lavoro si fanno sempre più precari e il potere d’acquisto dei salari scende senza freni.

 

SE LE CONDIZIONI DI VITA E LE EMERGENZE SOCIALI CONTINUERANNO A PEGGIORARE LA NOSTRA LOTTA SARÀ SEMPRE PIU’ DETERMINATA!

 

LE BUGIE E L’ARROGANZA DEI POLITICI NON CI INTIMIDISCONO MA CHIARISCONO DA CHE PARTE STANNO: QUELLA DEGLI SPECULATORI E DEI PALAZZINARI!

 

COSTRUIAMO 10-100-1000 OCCUPAZIONI 

10.100.1000 PICCHETTI ANTI SFRATTO 

10.100.1000 LOTTE SOCIALI!

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 Lunedi 17 settembre 2007 ore 10:00 mobilitazione in sostegno delle occupazioni  

  COMITATO D’OCCUPAZIONE MAGLIANA – 8MARZO OCCUPATA

 C.S.O.A. Macchia Rossa

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Continua la lotta della “8 marzo” occupata

L'occupazione della ex-scuola 8 marzo ha ormai quasi compiuto 3 mesi.

Dal 15 giugno, giorno in cui siamo entrati nello stabile, di proprietà comunale ma in disuso da vent'anni, abbiamo lavorato duramente per rendere il posto vivibile, e per restituirlo al quartiere di Magliana. Stiamo infatti portando avanti un progetto che prevede la realizzazione, oltre alle abitazioni per gli/le occupanti, di un asilo nido, di un ostello della/o sfrattata/o,di una palestra, di un parco pubblico, di uno spazio per concerti, di uno sportello legale ed altre attività.

Di tutto questo, però, gli amministratori cittadini e municipali hanno fino ad oggi fatto finta di non accorgersi, continuando a sostenere la tesi che vuole un incubatore d'impresa all'interno del palazzo, realizzato dagli squali della società "Sviluppo Italia".
Per questo hanno finora rifiutato qualsiasi tipo di trattativa con noi, persino per permetterci di risolvere l'emergenza legata all'allaccio dell'acqua.

La cosa non ci stupisce, visto che gli esponenti del nascente Partito Democratico, Veltroni in testa, hanno da tempo dimostrato quali sono le loro politiche sulla casa: svendita degli immobili pubblici, libertà d’azione per gli speculatori (Caltagirone in testa!) e pugno duro contro chi, stanco di subire questa situazione, si organizza ed occupa.

Per questo la mattina di venerdì 7 settembre siamo saliti alla sede del XV municipio ad occupare gli uffici del presidente Paris. A questi, probabilmente reso nervoso dalla nostra numerosa e rumorosa presenza, ed evidentemente ansioso di mollare la patata bollente a qualcuno più in alto di lui, abbiamo imposto di inviare una lettera al gabinetto del sindaco ed all'assessorato al patrimonio, per chiedere un incontro che sblocchi la situazione.
Stanchi/e di essere oggetto di scaricabarile, però, siamo arrivati/e all'assessorato al patrimoniio quasi contemporaneamente alla lettera di Paris, ed abbiamo occupato anche gli uffici di Lungotevere Cenci.

A questo punto i funzionari presenti sono stati costretti a fissare un incontro con gli/le occupanti per lunedì 10 settembre alle ore 12.30, sempre a Lungotevere Cenci, tra una delegazione di occupanti, l'assessore Pomponi, l'assessorato di Minnelli ed il gabinetto del sindaco.

Ben consapevoli che solo la lotta paga, diamo quindi appuntamento a tutti e tutte coloro i/le quali vogliano sostenere la nostra lotta, e più in generale la lotta per la casa in questa città per lunedì alle ore 11.30 in lungotevere Cenci.

Gli/le occupanti della "8 marzo"
via dell'Impruneta 51
tel. 331 2894133
http://occupa.noblogs.org

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La cabinovia? La solita buffonata… Paris e Veltroni? I soliti buffoni!

L’occupazione dell’ex scuola 8 marzo è una risposta difficile, ma necessaria a problemi ancor più complessi. Questi problemi sono la quotidianità di chi è sotto sfratto, di chi non ha casa, di chi paga 400 € per un posto letto, delle famiglie monoreddito, dei singoli e delle coppie, delle bambine e dei bambini. E poi c’è la cabinovia, fantastica funivia aerea che avrebbe dovuto collegare Magliana all’EUR. La cabinovia come prima reazione degli apparati istituzionali alla nostra occupazione. La cabinovia come sottile stratagemma per fomentare l’insofferenza nei confronti dell’8marzo occupata.La cabinovia come modalità di costruzione del consenso: ed ecco allora l’uso dei media. La notizia è risuonata su tutti i giornali e le televisioni all’inizio del mese di luglio, motivo di vanto e di lode per la giunta di Walter Veltroni. Motivo di compiacimento per il vanaglorioso Gianni Paris che ne da la notizia in anteprima dal palco della festa dell’Unità a Piazza De Andrè. Poi improvvisamente non si trovano più ne fondi ne finanziamenti e il bilancio del Comune elimina la cabinovia dai suoi progetti. La notizia viene diffusa su brevi trafiletti di pochi giornali il 10 agosto… 

Questo dimostra come la coppia Veltroni/Paris costruisca la propria immagine su progetti che esistono solo in televisione evitando di affrontare le emergenze sociali di Roma e Magliana! 

Noi costruiamo risposte concrete all’emergenza abitativa e alla cronica mancanza di spazi sociali, culturali e sportivi!  

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Sfratto balneare

Questa mattina gli/le occupanti della ex-scuola "8 marzo" di Magliana si sono recati/e in trasferta a Ostia, per un picchetto anti-sfratto.

Nonostante il clima vacanziero, infatti, una famiglia con due bambini, facente parte del Comitato d'Occupazione Magliana, stava per essere sfrattata dalla casa in cui abita da otto anni, e soltanto ieri aveva ricevuto una telefonata minatoria da parte dell'ufficio sfratti del commissariato di zona, che annunciava l'intervento della forza pubblica.

Siccome noi pensiamo, da sempre, che la lotta per le occupazioni di stabili abbandonati e la lotta contro gli sfratti ed il caro affitti siano una cosa sola, abbiamo messo in piedi un picchetto anti-sfratto in quel di Ostia.

Poco dopo il nostro arrivo, una solerte pattuglia dei Carabinieri, evidentemente poco avvezza alla  presenza di un picchetto anti-sfratto, è arrivata per farci togliere gli striscioni, dopodiché ci ha ripensato ed è tornata ad identificare tutti i presenti.

Poco dopo è arrivato l'ufficiale giudiziario, con tutta l'allegra brigata composta da medico, fabbro, padrone di casa ed avvocati vari, ma per fortuna senza la forza pubblica. 

Nonostante il solito clima di intimidazioni, minacce, ed irregolarità, e nonostante l'arroganza di padrone, avvocati e soprattutto dell'ufficiale giudiziario, la presenza del picchetto della "8 marzo" ha fatto sì che lo sfratto venisse prorogato al 18 settembre, permettendo alla famiglia in questione di trascorrere serenamente almeno l'estate.

NO AL CARO AFFITTI!
NO AGLI SFRATTI! 
NO AGLI SGOMBERI! 

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